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Scuola finita? Via alle danze!

Scuola finita? Via alle danze!

14 luglio 2023

Idee da oltre oceano per festeggiare l’anno scolastico appena concluso

In Italia la fine della scuola e il superamento della maturità raramente vengono celebrati con usanze comuni a tutto il paese. In molte parti d’Italia la goliardica tradizione dei 100 giorni è un modo per festeggiare insieme ai compagni di classe, e anche per esorcizzare la paura prima dell’Esame di Stato. Ma vuoi mettere una festa a diploma ottenuto, senza più esami e voti da temere? Andiamo alla scoperta di quello che è diventato il simbolo della fine della scuola per molti teenagers americani (e non): il prom.

 

Ballo o festa?

Il prom è un rito di passaggio per molti adolescenti americani, che sancisce la fine della scuola e l’inizio dell’età adulta, con gli obblighi del lavoro, college o università. Si tratta del ballo di fine anno tipico delle scuole americane. Ma se durante la serata si balla, il prom ha poco a che fare con le nottate in discoteca. Infatti solitamente il “dress code” è elegante: ragazzi in smoking e ragazze in vestiti lunghi da sera e tacco alto.
La serata inizia con il ragazzo che va a prendere la “date” (la ragazza) in macchina (spesso noleggiando anche una limousine). Fanno parte del prom una serie di cerimonie che vanno dalle decorazioni floreali appuntate sui vestiti della coppia, all’elezione della Prom Queen e del Prom King, la regina e il re del ballo.

 

 

Come è nato il prom?

Il termine “prom” può essere associato con il ballo degli “juniors”, gli studenti del terzo anno di scuole superiori, oltre che con i “seniors”, gli studenti dell’ultimo anno, dopo il diploma. Ma in realtà il prom nasce in ambienti extrascolastici. Infatti è un’abbreviazione di “promenade dance”, e fa riferimento alla consuetudine degli ospiti di sfilare per la sala da ballo prima di eventi formali. Sembra che l’usanza del prom sia stata inventata nelle università americane, ispirandosi però alla cultura dei “balli” delle debuttanti: il ballo in cui le ragazze entravano in società nel XVIII secolo.
E proprio sulle teenager americane vi è molta pressione sociale: devono trovare un “date” con cui andare al prom, avere il vestito più bello e l’acconciatura alla moda. Per molte ragazze il vero coronamento dell’ultimo anno di scuola non sono i buoni voti, ma riuscire ad essere elette Prom Queen. Non c’è da stupirsi se molti ormai considerano il prom una tradizione antiquata e restia al cambiamento, poco adeguata ad una società sempre più variegata, multiculturale e aperta.

 

 

Popolarità trasversale

Nonostante le critiche, il prom è diventato popolare in molti ambienti, grazie al successo di film hollywoodiani, da “Pretty in Pink” di John Hughes negli anni Ottanta per finire con il recente “Prom” del 2011. In Italia, la prom night è stata scoperta tramite i programmi di scambio scolastico negli States, che permettono agli adolescenti italiani di frequentare un anno in un liceo americano e, perciò, di partecipare di persona anche al rito del ballo di fine anno.


Tra stereotipi, detrattori e fan di questo ballo, a molti piace l’idea di una festa con tutta la classe alla fine della scuola superiore: è un buon modo per salutare gli amici e compagni con cui hai condiviso lezioni, bei voti, grandi risultati e drammi scolastici (e non) per cinque anni. Dopo il rush finale di studio per la maturità, una celebrazione dei risultati raggiunti è giustamente meritata. E per fare una cosa differente dalla classica pizzata, lasciati ispirare dalle tradizioni americane e organizza una cena e una serata un po’ più elegante del solito!

 


Fonti

www.huffingtonpost.com/entry/why-is-it-called-prom

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