Tecnica del Pomodoro
Come studiare a casa ed essere produttivi: impara a gestire il tuo tempo in maniera efficace.
Quando studi, fatichi a trovare la concentrazione? Ti lasci distrarre dalle notifiche e lasci i compiti per casa a metà? Allora puoi provare con la Tecnica del Pomodoro!
Sì, si chiama proprio così ed è una delle più famose tecniche per la gestione del tempo. A questo punto però, a beneficio di chi non ne ha mai sentito parlare, diamo qualche delucidazione in merito al nome.
La tecnica del Pomodoro è un metodo per gestire il tempo ideato da Francesco Cirillo, uno sviluppatore di software alla fine degli anni ‘80. Questa tecnica prevede l’uso di un timer per suddividere il lavoro in intervalli di 25 minuti, separati da brevi pause. Ogni intervallo è chiamato pomodoro e prende il nome dalla forma del timer da cucina che Cirillo usava quando era uno studente universitario.
A nostro avviso è una tecnica particolarmente valida per gli studenti delle scuole superiori che devono assimilare in autonomia una considerevole mole di concetti, destreggiandosi tra molte materie diverse.
Come funziona la tecnica del pomodoro: i sei passaggi
La tecnica originale è composta da sei passaggi:
- Si decide l'attività da svolgere e si segna il nome dell’attività su un foglio prima di iniziare. È utile fare una scaletta di tutte le attività della giornata in modo da riuscire a programmarle meglio!
- Si imposta il timer pomodoro a 25 minuti: non uno di più, non uno di meno!
- Si lavora concentrati sull'attività evitando le distrazioni.
- Quando suona il timer, l’attività si ferma e viene messo un segno di spunta sul foglio di carta in corrispondenza dell’attività svolta.
- Se i segni di spunta sono meno di quattro, si fa una breve pausa (dai 3 ai 5 minuti) e poi torna al punto 2 (cioè impostare altri 25 minuti), altrimenti si passa al punto 6.
- Dopo quattro pomodori, si può fare una pausa più lunga (dai 15 ai 30 minuti), si azzera il conteggio del segno di spunta, e si torna al punto 1.
Quattro pomodori sono chiamati “set”.
Vantaggi della tecnica del pomodoro
Uno degli obiettivi principali di questa tecnica è quello di ridurre le distrazioni (e ne abbiamo tantissime, ammettiamolo!) per permettere di concentrarsi meglio e di avere un tempo sufficientemente lungo per favorire l’assimilazione dei concetti, capire una materia particolarmente ostica, o per portare a termine un lavoro complesso.
Ma questo non è l’unico vantaggio!
Vediamo tutti i benefici che può portare l’uso costante di questa metodologia:
- Imparare a pianificare: dovendo necessariamente suddividere il tempo in “pomodori”, sarai costretto a pensare alle tempistiche adeguate per ogni task da compiere in base alla difficoltà e alla lunghezza del compito da svolgere (o, per esempio, dei capitoli da studiare!)
Scoprirai presto che per fare uno studio di funzione forse può bastare un pomodoro, ma per una traduzione di latino magari ne servono due. - Evitare il multitasking: ogni pomodoro è dedicato ad una sola attività.
Questo significa che rimarrai focalizzato su quello specifico argomento per tutta la durata del timer, favorendo la concentrazione. - Miglior gestione del tempo: pianificando prima, sarai in grado di sapere con discreta sicurezza quanto tempo ti porterà via ogni attività e quindi quando sarai libero di chiudere i libri (o il lavoro che stai facendo) e dedicarti ad altro!
Non hai sempre sognato di studiare solo le ore strettamente necessarie, e nulla di più?
Impara a rispettare le pause: fermarsi è importante
Ha davvero senso fermarsi per 5 minuti ogni 25 di lavoro? Beh, secondo Francesco Cirillo, l’ideatore di questo metodo, sì. Le brevi pause regolari servono infatti per favorire l'assimilazione, per questo sono state inserite all’interno di questa tecnica.
Ricordati quindi che le pause sono importanti quanto i minuti di concentrazione, quindi sfruttale al meglio: sgranchisciti un po’, mangia o bevi qualcosa, controlla le mail o eventuali notifiche. Appena i minuti sono finiti però, rimettiti subito al lavoro: non sono ammesse eccezioni!
Una volta che sarai esperto e abituato a lavorare a pomodori, fai attenzione però a non cedere alla trappola del “Ancora due minuti!”. Infatti, se è vero che col tempo i 25 minuti ti sembreranno sempre più brevi, è anche vero che la tecnica va rispettata per quella che è, quindi con una sessione di lavoro (o studio) e una di pausa con tempi ben scanditi.
Come gestire le interruzioni mentre stai facendo un pomodoro
Non è facile rimanere concentrati con tutte le distrazioni che abbiamo a disposizione ultimamente: tra Google, WhatsApp e i vari social ormai siamo costantemente in tentazione, vero?
Le prime volte non sarà facile, ma quando diventerai più esperto, imparerai anche a gestire le distrazioni. Una tecnica efficace per non cedere alla voglia di controllare il telefono o una pagina web è sicuramente quella di togliere le notifiche push, in modo che venga meno naturale andare a vedere chi ci ha scritto quel messaggio o commentato la nostra ultima foto.
Se arriva qualche pensiero a distrarti però non ti preoccupare, succede! Una buona strategia può essere quella di segnarlo su un pezzo di carta e controllarlo in seguito, durante i minuti dedicati alla pausa.
Tecnica del pomodoro: quando è meglio non usarla
La tecnica del pomodoro è davvero ottima per tutti quei lavori che richiedono velocità e sono abbastanza meccanici o tecnici. Quando però il lavoro da svolgere prevede riflessione o creatività, questa tecnica si rivela meno efficace perché va ad interrompere un processo di creazione che normalmente richiede tempi più lunghi al nostro cervello. In questi casi è meglio utilizzare la tecnica del deep work, di cui avremo modo di parlare nei nostri prossimi appuntamenti.
Materiali e strumenti per usare la tecnica del pomodoro
Questa tecnica non richiede l’utilizzo di molti materiali, ma dovrai necessariamente dotarti di:
- ● Un timer da cucina (non deve essere necessariamente a forma di pomodoro!) o un'App che permetta di monitorare le tempistiche (ce ne sono un sacco!)
- ● Un block notes in cui segnare:
- ● Le attività previste per la giornata e relativi tempi (o pomodori)
- ● Eventuali appunti di attività extra che escono durante il lavoro o lo studio
- ● Note da controllare durante le pause
Molti imprenditori la usano da anni con successo e secondo noi vale davvero la pena dare una chance a questa tecnica anche da studenti delle superiori o universitari!
Se ti abbiamo fatto incuriosire e vuoi approfondire per applicare questa tecnica alle tue sessioni di studio, qui sotto trovi il link al sito dell’inventore della tecnica del pomodoro, Francesco Cirillo, che ha scritto anche numerosi libri sull’argomento.
Hai mai provato a scandire i tuoi tempi mentre studi?
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Fonti