Il ritorno di Economia Domestica a scuola
Perché alcuni paesi hanno deciso di puntare su questa materia scolastica.
Imparare a cucire, a gestire la casa, a lavare i panni e a organizzare il lavoro domestico settimanale. Questo e molto altro, fino agli anni ‘70, era oggetto di una vera e propria materia di studio scolastica: l’economia domestica.
Insegnata negli anni delle scuole medie, la sua funzione era quella di preparare le giovani adolescenti a quello che verosimilmente sarebbe stato il loro ruolo nella società, ovvero quello di madri e di casalinghe.
Retaggio di una mentalità antica, è stata presto sostituita da una materia più “neutra”: l’educazione tecnica.
Pare però che in molti paesi, soprattutto nel Nord Europa, l’economia domestica non sia mai sparita dall’elenco delle materie scolastiche. Abbiamo indagato un po’ e oggi vi spieghiamo perché potrebbe essere importante reintrodurre questa disciplina anche nelle nostre classi. Per tutti gli studenti: ragazze e ragazzi.
Il reinserimento di economia domestica a scuola
La volontà di preparare gli studenti alla vita reale e di combattere le disparità di genere, è forse il motivo per cui in molti paesi del Nord Europa l’economia domestica è parte integrante del percorso scolastico.
Gli insegnamenti sono vari e soprattutto utili: si va dall’imparare a gestire le finanze familiari, al saper gestire efficacemente i lavori in ambito domestico come il cambio degli armadi, le lavatrici, tenere in ordine il frigorifero e impostare correttamente una spesa di generi alimentari, ma non solo!
Si parla di economia sostenibile, di gestione della banca e di consumo critico. Insomma, una vera e propria panoramica per rendere gli studenti autonomi nella gestione della propria vita già a partire dall’adolescenza.
Economia domestica a scuola: l’esempio di Svezia e Finlandia
In Finlandia l’economia domestica è una materia scolastica come le altre e viene insegnata già a partire dalle scuole medie. Si sa che i paesi del Nord Europa sono particolarmente avanti per quanto riguarda l’attenzione alla parità tra i sessi e la decisione di introdurre questa disciplina nel piano scolastico ha molto a che vedere con il voler dare un giusto equilibrio ai ruoli di genere. È un modo per combattere gli stereotipi, preparando i ragazzi alla vita, alla collaborazione e alla responsabilità e insegnando che la cura della casa, delle persone e delle cose deve essere condivisa.
Cosa imparano nello specifico?
- ● Cucinare e gestire le provviste
- ● Stirare
- ● Fare le lavatrici e lavare a mano i capi delicati
- ● Fare a maglia, rammendare, attaccare i bottoni
- ● Economia sostenibile: non sprecare cibo, acqua, denaro
- ● Costruire da soli strumenti (come slitte ecc) e perfino riconoscere eventuali intolleranze alimentari
In Svezia l’economia domestica (il cui nome letterale è “Conoscenza della casa e del consumatore”) è obbligatoria per maschi e femmine dal 1960.
A partire dagli 11 anni, i ragazzi svedesi sono in grado di cucinare piatti semplici, pianificare un pasto ed occuparsi delle principali faccende domestiche, fino ad arrivare a formare dei consumatori consapevoli che siano a conoscenza delle basi dei tre pilastri fondamentali della società svedese: salute, finanza e ambiente.
Economia domestica a scuola - gli aspetti sociali
Come abbiamo detto sopra, gli aspetti sociali legati alla reintroduzione di questa materia nelle scuole medie e superiori potrebbero essere molteplici, soprattutto in una società che sta cercando di appianare le differenze di genere e che punta ad una prospettiva di uguaglianza e di redistribuzione del lavoro domestico.
In Italia, al giorno d’oggi, due terzi del lavoro casalingo è a carico della donna, sia per quanto riguarda la cura della casa che per quanto riguarda la cura dei figli.
Certo, pare che le politiche a favore di una maggiore parità stiano facendo qualche timido passo avanti, ma forse è proprio dalla scuola che può e deve ripartire un’educazione alla vita, che non faccia differenze tra maschi e femmine e che consegni alla società individui in grado di badare a loro stessi, che siano sullo stesso piano sia nella gestione domestica che in quella di cura, in modo che davvero ognuno abbia la possibilità di realizzarsi a livello lavorativo e sociale.
Saresti felice di imparare in classe come preparare il pranzo, o come fare una piccola riparazione? O sei già in grado di cucinare un pasto in autonomia?
Faccelo sapere nei commenti!