Lavori creativi: quali sono i più richiesti e cosa studiare?
Come far crescere il talento nel disegno, nella musica o nell'arte e farlo diventare una professione?
Creatività non significa soltanto avere un’idea, ma avere un’idea che sia efficace, brillante e originale.
Erroneamente a quanto si crede, fare una professione che viene definita creativa comporta anni di studio e di allenamento, perché se è vero che c’è chi nasce con più “illuminazione” rispetto ad altri, è anche vero che per far sì che diventi un lavoro bisogna fare in modo che questa dote sia guidata da una tecnica e dalla capacità di trovare la creatività anche nei momenti in cui la lampadina non si accende.
I lavori creativi più richiesti
Abbandonati ormai definitivamente gli anni del posto fisso, oggi il lavoro creativo non rappresenta più un sinonimo di precarietà, anzi! Il mercato ricerca sempre di più persone che sappiano approcciarsi ai settori dell’innovazione e del digitale in maniera differente.
Ovviamente alcune figure sono più ricercate di altre e secondo lo IED (Istituto Europeo di Design) queste sono le professioni creative più richieste dalle aziende negli ultimi anni:
- Interior Designer
- Art Director & Copywriter
- Fashion Designer
- Graphic Designer
- Illustratore
- Brand Manager
- Product Designer
- Curatore di Mostre ed Eventi Artistici
- Social Media Manager e Influencer Strategist
- Videomaker
- Content Creator
Allenare la creatività
Come abbiamo già detto poco fa, per far sì che la nostra creatività possa diventare un lavoro dobbiamo imparare ad accostarci ad essa in modo più scientifico e meno casuale.
La creatività, infatti, è una funzione del nostro cervello che, esattamente come i muscoli, va allenato per migliorare le proprie prestazioni. Ma come facciamo quindi ad allenarla?
Un metodo molto efficace è semplicemente quello di circondarsene: stare in un ambiente creativo, imparare da chi fa meglio di noi, osservarli quando lavorano e lasciarsi ispirare è infatti un ottimo modo per far sì che la nostra sensibilità si affini e che la famosa lampadina si accenda più velocemente.
Ricordate però che una volta individuato il campo in cui mettere a frutto la nostra immaginazione, è fondamentale studiare per avere delle competenze solide e utili allo svolgimento del lavoro. Quindi sì a corsi, workshop, e approfondimenti, ma soprattutto sì alla pratica!
Già, come per tutte le cose, più si pratica e più si migliora. Pensate solo ai vostri primi tentativi di disegno alla scuola materna, o a quando si approccia per la volta una lingua straniera. Bene, per le professioni creative vale lo stesso! Col tempo si affina la tecnica, si trova il proprio stile e si è finalmente in grado di proporre un prodotto che faccia venire voglia alle aziende di scegliere proprio voi!
Come formarsi per i lavori creativi
Oltre alla classica formazione scolastica e universitaria, ormai anche i corsi professionalizzanti sono entrati a far parte del bagaglio di possibilità che abbiamo per poter approfondire ciò che più ci interessa o per cui ci sentiamo portati.
Fuori e dentro il web, abbiamo infatti la possibilità di trovare corsi di formazione con varie fasce di prezzo che possono essere utili per specializzarsi in un determinato ambito.
Non dimenticate però che, come abbiamo detto poco fa, la pratica è la miglior formazione; quindi, proponetevi alle aziende per degli stage, state sul campo e imparate da chi svolge da anni il lavoro a cui ambite.
Prepara un portfolio!
Secondo molti direttori creativi e recruiter, il portfolio è l’elemento da tenere sempre aggiornato – e, secondo noi, facilmente accessibile e condivisibile con un link via e-mail o WhatsApp. Dal portfolio devono emergere le competenze tecniche e quelle progettuali, ma anche elementi come l’intraprendenza di una persona, la sua curiosità e la propensione all’ascolto, fondamentali per saper gestire i clienti e andare incontro alle loro esigenze.
Il futuro dell'industria creativa
Per chi sta soppesando i pro e contro di iscriversi al liceo artistico o a quel master di design, può essere interessante sapere che l’economia creativa è in crescita. Con economia creativa si intendono i lavoratori delle industrie creative (film, tv, editoria, design, musica, arte…) ma anche chi lavora al di fuori di quelle industrie creative, ma comunque si occupa di creatività.
Il report di Deloitte UK del 2021 stima che l'economia creativa potrebbe crescere anche del 40% entro il 2030, con un conseguente aumento dei posti di lavoro richiesti nel settore.
Un aspetto da tenere d’occhio è la sovrapposizione tra l'industria digitale e quella creativa: e questo è probabile che aumenti grazie all’utilizzo sempre più esteso dell'intelligenza artificiale e di nuovi approcci agli effetti visivi (ad esempio per realizzare video games, animazioni, nuovi film e serie TV).
Creativi al Centro Studi Manzoni
Pensiamo che la creatività sia importante, per qualsiasi strada uno studente scelga di prendere nel suo futuro accademico, professionale, e, perché no, personale! Per questo, studiare al Centro Studi Manzoni non significa imparare nozioni a memoria. Significa apprendere a ragionare, trovare soluzioni a problemi e ad esprimere con argomentazioni le proprie idee. Se vuoi imparare un metodo per imparare, e far crescere la tua creatività (e le tue competenze tecniche, certamente, perché senza di loro non puoi andare lontano!), scopri quali corsi fanno per te.
Fonti
quifinanza.it/lavoro/le-10-professioni-creative-piu-richieste-lo-dice-lo-ied/220372/
www.ticonsiglio.com/professioni-creative-piu-richieste-futuro/
www.wired.it/economia/lavoro/2019/07/22/lavori-creativi/
www.annoallestero.it/i-lavori-del-futuro-cosa-studiare-per-trovare-lavoro/
it.jobrapido.com/blog/news/lavori-creativi-per-chi-ama-usare-limmaginazione-3753/
guru.marketing/happy-hour-marketing/che-cosa-vuol-dire-fare-un-lavoro-creativo/