Non cadere nella trappola delle fake news
Scopri perché il fact checking è fondamentale e come metterlo in pratica
Nell’epoca dell’iperconnessione, sempre più spesso l’opinione pubblica è influenzata da quello che passa in rete. Le informazioni viaggiano a una velocità impensabile fino a pochi anni fa, diffondendosi in poche ore e propagandosi anche grazie a bot automatici e dando solitamente vita ad un’unica cosa: la disinformazione!
Fake news e fact checking: conosci la differenza?
Se il termine "fake news" è ormai entrato nel linguaggio comune, potresti essere meno familiare con il concetto di "fact checking". Il fact checking, o verifica dei fatti, è il processo di accertamento dell'accuratezza delle informazioni diffuse ed è diventato uno strumento essenziale per combattere la disinformazione.
L'importanza della verifica delle fonti
Internet è una risorsa straordinaria che ha trasformato le nostre vite, permettendoci di socializzare, acquistare, vendere, imparare e informarci. Tuttavia, la libertà di espressione online comporta anche la diffusione di informazioni non sempre accurate. Spesso, sull'onda dell'entusiasmo o in situazioni emotivamente cariche, si tende a condividere contenuti senza verificarne la veridicità. Questo rende fondamentale l'adozione di pratiche di fact checking per garantire l'affidabilità delle informazioni.
La verifica dei fatti è cruciale per smascherare errori, imprecisioni o vere e proprie bufale, determinando la correttezza delle affermazioni e contribuendo a contrastare la disinformazione. Tuttavia fare fact-checking non è solo roba da giornalisti. Oltre a organizzazioni specializzate, anche utenti e cittadini comuni svolgono un ruolo fondamentale nel processo di verifica dei fatti.
Negli ultimi anni, sono nate numerose iniziative dedicate a questo scopo. In Italia, ad esempio, Pagella Politica è una testata registrata che dal 2012 si occupa di fact checking e informazione politica. A livello europeo, l'European Digital Media Observatory (EDMO) coordina attività di monitoraggio e analisi della disinformazione. Uno dei principali problemi relativi a questa pratica, spesso dispendiosa in termini di tempo, è che la smentita non ha mai la stessa risonanza e visibilità della notizia falsa.
Il fact checking del fact checking
Quindi, come fare a capire se una notizia è stata controllata nella sua veridicità? È una domanda piuttosto complessa a cui è difficile dare risposta. Di fatto nessuno ci può dire con certezza che le cose indicate come verificate lo siano veramente e nel modo corretto.
Quello che è utile fare in questi casi è applicare il buon vecchio metodo di ricerca: leggere più fonti possibili e confrontarle.
Di fatto, comunque, prima di diffondere una notizia sarebbe bene tenere a mente questi cinque princìpi:
- L’impegno all’imparzialità e alla correttezza
- L’impegno alla trasparenza nelle fonti
- L’impegno alla trasparenza nei finanziamenti e nell’organizzazione
- L’impegno alla trasparenza nella metodologia
- L’impegno a correggere i propri errori in modo aperto e onesto
Non è così impossibile, no?
Spesso imparare a verificare le fonti e i fatti è una pratica che si impara a scuola superiore, sia attraverso le ricerche che attraverso lo studio. Molte volte si dice che imparare a fare ricerca nel modo corretto sarà utile agli studenti nel mondo universitario e poi nel mondo del lavoro. E non solo in queste occasioni: nella nostra esperienza, la ricerca e verifica delle fonti ti servirà per essere in grado di argomentare le tue opinioni e per sviluppare il tuo pensiero critico.