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ragazza che scrive

Dalle lettere scritte a mano ai messaggi vocali: come scriviamo oggi

04 aprile 2025

WhatsApp, social e correttori automatici hanno cambiato il nostro modo di scrivere? 

È sempre tutto troppo veloce

Ti è mai capitato di dover aspettare giorni prima di ricevere la risposta di un tuo amico? Probabilmente sì (il tuo amico ti ha ghostato, ammettilo). Un tempo era la normalità: si attendevano giorni, o settimane, o anche mesi.
Con lo sviluppo della tecnologia, oggi siamo giunti al mondo della velocità: una rincorsa all’immediatezza rappresentata dai messaggi istantanei. WhatsApp e Telegram sono stati una vera e propria rivoluzione. La scrittura è diventata più veloce e accessibile, ma anche più superficiale: mandiamo vocali di 3 minuti (che nessuno ascolta fino in fondo), utilizziamo le emoji per esprimere concetti vastissimi e digitiamo (o peggio, dettiamo) sui nostri smartphone.

Sono cambiate le nostre abitudini

Paradossalmente, in realtà, oggi scriviamo più che mai: scriviamo ai nostri amici su WhatsApp, Telegram, pubblichiamo i nostri pensieri sui social network, cerchiamo informazioni su Google.

Ma allo stesso tempo:

  • il tono della scrittura è diventato più informale, anche in contesti più “seri” come le e-mail scolastiche o professionali (non puoi iniziare una e-mail con “Ciao” se il destinatario è il tuo professore);
  • usiamo meno dettagli (tutti raccontati con fin troppa minuziosità in minuti e minuti di audio su WhatsApp), le nostre conversazioni e i nostri contenuti sono più superficiali;
  • abbiamo iniziato a usare immagini, sticker, meme, emoji, per esprimere concetti che prima comunicavamo unicamente con le parole.

Quindi qual è il risultato? Se da un lato tutto questo rende la comunicazione più immediata, dall’altro può portare a una perdita di profondità nei contenuti.

smartphone mano

Correttore automatico: alleato oppure strumento di pigrizia?

Da circa 20 anni tutto quello che scriviamo è filtrato dal controllo del correttore automatico, una rivoluzione del nostro modo di scrivere.

È uno strumento formidabile e oggi sembra impossibile non utilizzarlo, perché:

  • ci aiuta a evitare refusi ed errori di distrazione. Hai mai scritto un messaggio di fretta e poi ti sei accorto che mancava una lettera o c’era una doppia sbagliata?
  • Migliora grammatica e sintassi (sempre se funziona bene!). Alcuni correttori più avanzati, come Grammarly o gli strumenti integrati in Google Docs, non solo correggono errori ortografici, ma suggeriscono anche miglioramenti nello stile e nella sintassi.
  • Velocizza la scrittura: meno tempo passato a correggere errori significa più tempo per concentrarsi sui contenuti (in teoria).

Sembra tutto perfetto. O forse no?
Il problema principale è che, sapendo che c'è il correttore, tendiamo a rileggere di meno e a fare meno attenzione a come scriviamo. Il risultato? Se un giorno dovessimo scrivere a mano senza aiuti digitali… aiuto!

Il correttore non ha (ancora) il nostro cervello, quindi non sempre capisce il significato di una frase. E ancora più spesso il correttore fa proposte che sembrano corrette, ma che in realtà sono sbagliate. Ad esempio, potrebbe suggerire di aggiungere una virgola dove non serve o di cambiare il tempo di un verbo in modo scorretto. Insomma, se non controlliamo, possiamo finire con testi grammaticalmente peggiori di quelli che avevamo scritto inizialmente. È quindi fondamentale non smettere mai di rileggere e di analizzare con spirito critico tutto quello che viene corretto. Altrimenti il rischio è che diminuiscano le nostre capacità linguistiche (e poi chi lo sente il nostro professore di lettere!)

Ma niente panico!

Ovviamente non tutti i cambiamenti introdotti dal digitale possono essere considerati negativi, non siamo così catastrofici!

Sono nate nuove forme di espressione e nuove abitudini, più dinamiche e creative:

  • meme, tweet, post e caption hanno creato un linguaggio nuovo, che riesce a raccontare la realtà in modo più visivo e coinvolgente.
  • inclusività linguistica: il linguaggio digitale ha aperto la strada a una comunicazione più accessibile, con l’uso di simboli, abbreviazioni e formati adatti a tutti.
  • più opportunità di scrivere e farsi leggere: oggi chiunque può avere un blog, un profilo social o un canale di scrittura digitale senza dover essere uno scrittore professionista.

Dunque, cosa dovremmo fare? Non ti preoccupare, ecco alcuni consigli per sfruttare al meglio gli strumenti digitali, senza perdere la tua capacità di scrittura:

  • fai pratica senza correttore ogni tanto. Prova a scrivere senza aiuti digitali, magari su carta o disattivando il correttore per un po’. Ti aiuterà a mantenere l’attenzione sulla grammatica e a migliorare la tua capacità di scrivere senza errori. Usalo come un aiuto, non come un sostituto della tua attenzione. Il correttore automatico è utile, ma non infallibile. Non prendere ogni suggerimento come oro colato. Rileggi sempre il testo prima di inviarlo e fai attenzione alle correzioni sbagliate. Il miglior correttore è la tua testa, ricordalo.
  • leggi di più (e con attenzione). La lettura è il miglior modo per migliorare la scrittura. Leggere libri, articoli o blog ti aiuterà a familiarizzare con il corretto uso della grammatica e con nuovi vocaboli.
  • scrivi testi più lunghi e strutturati. Abituati a non scrivere solo messaggi rapidi o a comunicare via chat. Prova a scrivere articoli, racconti o semplicemente post più elaborati (o magari una lettera d’amore). Più eserciti la tua capacità di esprimerti in modo chiaro, meglio scriverai.

Il digitale ci aiuta, ma non dobbiamo lasciare che pensi al nostro posto. La tecnologia è un ottimo strumento, ma solo se sei tu a guidarla.

 

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