I 20 errori grammaticali più diffusi
Ammettilo, anche tu qualche volta hai avuto dei dubbi su come scrivere determinate parole. Non preoccuparti: sei in buona compagnia!
Soprattutto si scrive con una o due t? Po chiede l’accento o l’apostrofo? Gli o li?
Ecco qui di seguito una lista dei 20 errori grammaticali più diffusi, e che maggiormente mettono in difficoltà gli italiani (e non solo!).
Quante volte i docenti si trovano a correggerli nelle verifiche e temi. Ma non si fermano con la conclusione degli studi: capita di imbattersi in questi errori anche dopo, durante gli esami universitari, così come in lettere di presentazione, curriculum ed e-mail di lavoro!
1) Da, dà o da’?
Dipende dal caso!
Da: preposizione semplice.
es. Il treno parte da Roma.
Dà: terza persona singolare del presente indicativo del verbo dare.
es. Fabrizio dà un bacio a Chiara
Da’: troncamento della seconda persona singolare dell’imperativo del verbo dare.
es. Da’ quel libro a Mattia!
La stessa regola può essere considerata valida anche per le grafie sta - stà - sta’, fa - fà - fa’ e va - và - va’.
2) Si o sì?
Dipende anche qui dal caso!
Si: pronome riflessivo.
es. Il treno si ferma anche a Roma.
Sì: avverbio.
es. Sì, sono dello stesso parere.
3) Desse o dasse/ stesse o stasse?
Il congiuntivo rappresenta un problema per molti, soprattutto quando si ha a che fare con verbi come dare e stare.
Le forme corrette per la terza persona singolare del congiuntivo imperfetto sono desse e stesse, mentre dasse e stasse sono forme ortograficamente scorrette.
4) Per cui o percui?
Questo è uno di quei dubbi relativi alla scrittura unita o separata di alcune parole.
L’unica grafia corretta in italiano è per cui.
5) A fianco o affianco?
Come sopra, questo è uno di quei dubbi legati alla scrittura unita o separata di alcune parole.
La corretta grafia è a fianco se l’intento è quello di esprimere il concetto di vicinanza.
es. A fianco del tavolo si trova la sedia.
A differenza del precedente esempio, la seconda variante (affianco) ha comunque un significato: è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo affiancare.
es. Affianco la macchina rossa.
6) Accelerare o accellerare?
Il verbo deriva dall’aggettivo celere, dunque la forma corretta è accelerare.
7) Qual’è o qual è?
La grafia qual’è è molto diffusa, ma è errata perché non siamo di fronte ad un caso di elisione, ma di troncamento. La forma corretta è pertanto qual è.
8) Meteorologia o metereologia?
Il sostantivo deriva dal greco meteora, ne consegue che la forma corretta è meteorologia.
9) Po, po’ o pò?
La grafia pò è molto diffusa, ma è scorretta. La forma corretta da usare è po’ (e questo perché si tratta di un caso di troncamento: poco diventa po’)
10) È piovuto o ha piovuto?
Quale ausiliare vuole il verbo piovere?
I verbi impersonali generalmente richiedono l’ausiliare essere, ma la forma ha piovuto è ormai entrata a fare parte della lingua italiana ed è accettata definitivamente.
Si possono dunque usare entrambi gli ausiliari.
es. È piovuto. Ha piovuto.
11) Se stesso o sé stesso?
Il pronome personale sé richiede obbligatoriamente l’accento grafico perché in questo modo è possibile distinguerlo dal se congiunzione e dal se pronome atono.
Quando è seguito da medesimo e stesso, sé perde però l’accento. Nonostante questa convenzione, le fome sè stesso e sé medesimo sono entrate a fare parte della lingua italiana e vengono accettate.
12) Ne o né?
Ne: - avverbio di luogo (esprime allontanamento).
es. Ne uscirà vivo?
- pronome personale.
es. Non glie ne importa nulla.
Nè: congiunzione negativa corrispondente a e non.
es. Nè rosso né nero.
13) Ciliegie o ciliege?
La forma plurale dei sostantivi femminili che terminano con -gia è -gie, dunque la forma corretta è ciliegie.
La stessa regola vale per i nomi che terminano con -cia e -scia.
14) Goccie o gocce, spiagge o spiaggie?
Eccezione alla regola sopra citata: quando c e g sono precedute da consonante si elimina la i.
La grafia corretta in questo caso è quindi: gocce, spiagge, …
15 ) Perché o perchè?
L’accento è acuto e la vocale chiusa, dunque la grafia corretta è perché .
16) Soprattutto o sopratutto?
La forma corretta prevede il raddoppiamento sintattico, dunque soprattutto.
La forma sopratutto è abbastanza diffusa ma scorretta ed è dovuta (probabilmente) all’influenza di forme come dopotutto o oltretutto.
17) Gli o li?
I pronomi gli e li vengono spesso (e inspiegabilmente) confusi tra loro.
Gli: è usato nella costruzione del complemento di termine, assume il valore di “a lui”.
es. Gli preparo una minestra calda.
Li: è usato nella costruzione del complemento oggetto, assume il valore di “a loro”.
es. Li invito al concerto di Malika.
18) D’accordo o daccordo?
La forma corretta è d’accordo (siamo in presenza di elisione - della preposizione di)
19) Ed o e ad o a?
La d eufonica si usa se la parola successiva inizia con e o a.
es. Andiamo ad Amburgo.
20) La gran parte era o la gran parte erano?
Se il nome collettivo è seguito da un complemento di specificazione si possono usare entrambe le forme.
Se il complemento di specificazione manca si usa solo e sempre il singolare.
es. La gran parte se ne andò.