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Come valutare l’affidabilità delle fonti

Come valutare l’affidabilità delle fonti

12 dicembre 2022

Fonti online, come riconoscere quali sono fonti autorevoli e come smascherare le fake news.

L’ho letto su internet”.
Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, o l’abbiamo enunciata noi stessi nel corso di un'accesa discussione con gli amici? 

Magari stiamo facendo una ricerca per la prossima verifica di storia, o ci stiamo informando su argomenti di attualità come il cambiamento climatico o sulle ultime decisioni del governo. Come facciamo a capire se quell’articolo che corrobora il nostro punto di vista è una fonte credibile?
Non possiamo fidarci ciecamente di ciò che leggiamo sul web: un testo in apparenza autorevole potrebbe essere terreno fertile per una delle “fake news” che circola sui social.

Come verificare l'attendibilità delle fonti

Dagli anni 2000 trovare informazioni non è più un problema: abbiamo enciclopedie online con tutta la conoscenza umana, database con studi scientifici, riviste online. Siamo circondati da notizie, articoli, punti di vista e post sui social media: informazioni che spesso non cerchiamo neppure, ma che ci vengono presentate dagli algoritmi in base ai nostri interessi e comportamenti online. Se la reperibilità di qualsiasi tipo di informazioni ha raggiunto traguardi impensabili pochi anni prima, è nato invece il problema di valutare l’affidabilità di queste informazioni.

C’è un solo modo per diventare esperti nella verifica delle fonti: allenare lo sguardo critico, la capacità di leggere e valutare quello che si legge in modo critico.

Come si fa? Iniziando a farci alcune domande, che in prima battuta che non riguardano neppure l’effettivo contenuto di cui vogliamo valutare l’attendibilità ma quello che gli sta attorno.

1. Chi è l’autore?

Autorevolezza condivide la radice con autore: è proprio questo il primo indizio per capire se la fonte è credibile. Verifichiamo chi è lo scrittore che ha realizzato il contenuto: si tratta di un esperto del tema, per esempio ha pubblicato altri articoli sullo stesso tema? Viene citato da altri esperti del settore?
Se si occupa di ricerca in ambito universitario, possiamo trovare sul sito dell’Università il suo curriculum e le sue pubblicazioni.
Queste ricerche ci permettono di capire se l’autore è una figura autorevole, specializzata nel settore che stiamo indagando.
Facciamo attenzione, non è detto che un autore famoso sia una garanzia dell’affidabilità dell’opera: famoso non equivale a esperto del settore.

2. Dove è pubblicato l’articolo?

Non tutti i blog e siti sono uguali. È più autorevole un blog aperto da pochi mesi, con una decina di articoli, o un giornale online con una storia decennale? A prima vista potremmo pensare che la testata online sia più credibile e affidabile del blog. Che sorpresa scoprire poi che il blog è di uno stimato professore che da pochi mesi pubblica articoli approfonditi e ricercati sul proprio spazio web personale, mentre l’articolo sul noto portale è stato sponsorizzato da un’azienda del settore, con dubbi interessi su quell’argomento.

Un indicatore di autorevolezza è la specializzazione: un sito che pubblica solo articoli su uno specifico settore può essere una fonte più autorevole di una testata generalista con migliaia di articoli.

Chi finanzia quella pubblicazione?

È sempre difficile capire se ci sono conflitti di interessi nascosti dietro un articolo.

L’unica soluzione è leggere con attenzione le pagine “about” o “chi siamo” del sito in questione, così come le pagine dedicate alla vision e mission dell’ente o azienda, e ai suoi partner ed eventuali finanziatori. E infine, cosa si dice di quel sito sui siti concorrenti?

Le riviste scientifiche invece si impegnano a segnalare nelle note eventuali conflitti di interesse derivanti da accordi o interessi finanziari con organizzazioni o enti. La dichiarazione di trasparenza per gli articoli di ricerca non coinvolge solo le metodologie ottenute, ma anche chi ha finanziato lo studio.

Wikipedia è attendibile?

Fino ad un certo punto: Wikipedia è scritta da utenti, chiunque può contribuire. Questo significa che gli articoli posson essere scritti da luminari di fisica ma anche da uno studente di prima media. Gli articoli di Wikipedia contengono una lista di fonti attraverso note puntuali, in modo da rendere facile la verificabilità dei contenuti. Tuttavia, per la sua natura, Wikipedia non può assicurare l’attendibilità dei propri testi, come è spiegato chiaramente in questo articolo.

Ecco un esempio di cosa può accadere: un utente scrive un’informazione errata in una pagina di Wikipedia, ad esempio su un personaggio. Una testata, cartacea o online, pubblica quell’informazione in un articolo. A quel punto lo stesso personaggio soggetto dell’articolo e della pagina di Wikipedia si accorge dell’errore, e corregge l’informazione falsa. Altri utenti, utilizzando l’articolo del giornale come prova, inseriscono nuovamente l’informazione falsa nella pagina di Wikipedia.

3. Quanto è attuale il contenuto?

Di norma, più recente è un contenuto, più è attuale. Questo vale soprattutto per alcuni settori come il digitale, le nuove tecnologie, la ricerca scientifica e la medicina. La presenza della data di pubblicazione e eventuali note di modifiche successive dell’articolo sono indicatori della serietà del sito. Ed è importante segnare la data di consultazione della pagina web, vista la facilità di aggiornamento dei siti: non è detto che l’articolo consultato oggi racconti la stessa storia di un mese fa.

4. Sono citate delle fonti?

La presenza di fonti è un indice di attendibilità dei nostri contenuti: cerca nel testo indizi quali citazioni di esperti, riferimenti a libri e pubblicazioni, link verso altri articoli e siti. Nel caso di una pubblicazione scientifica, troverai alla fine la bibliografia delle fonti consultate. Una fonte attendibile è una fonte accurata.

5. Il contenuto

Siamo arrivati al momento fatidico: leggiamo, anzi, analizziamo il contenuto dell’articolo. Cerchiamo di distinguere i fatti, che devono essere verificabili tramite le fonti (articoli, letteratura scientifica, esperimenti, dati…) dalle opinioni dell’autore.

I fatti sono oggettivi, le opinioni sono soggettive: una fonte attendibile non farà confusione su questa distinzione e presenterà in modo imparziale le informazioni. È una fonte obiettiva.

Ricapitolando

Quando ci troviamo davantin a un articolo sul web, cerchiamo di capire

  1. chi ha scritto l'articolo?
  2. dove è pubblicato?
  3. quando è stato pubblicato?
  4. come è scritto? Sono presenti delle fonti e prove attendibili?
  5. come è scritto? I fatti e le opinioni sono ben distinguibili? 

Se vuoi mettere alla prova le tue capacità di fact checking e pensiero critico, ti lasciamo un esercizio suggerito dal grande Umberto Eco.

«Tuttavia ritengo che esista un modo molto efficace di sfruttare pedagogicamente i difetti di Internet. Si dia come esercizio in classe, ricerca a casa o tesina universitaria, il seguente tema: “Trovare sull’argomento X una serie di trattazioni inattendibili su internet e spiegare perché sono inattendibili”. Ecco una ricerca che richiede capacità critica e abilità nel confrontare fonti diverse – e che eserciterebbe gli studenti nell’arte della discriminazione»
(Umberto Eco, Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida, La nave di Teseo, Milano 2016).

Vuoi conoscere le fonti di questo articolo?

Eccole!

Questo chi lo dice? E perché?
Nicoletta Bourbaki, Wu Ming Foundation, 2018
https://www.wumingfoundation.com/NB_Questo_chi_lo_dice_032018.pdf
Consultato 18/11/2022

Valuta le risorse, Tutorial di information literacy
Università di Bologna
https://sba.unibo.it/it/servizi/formazione/cil-corso-di-information-literacy/ita/UD5/story_content/external_files/UD5.pdf
Consultato 18/11/2022

Wikipedia, Fonti attendibili
https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Fonti_attendibili
Consultato 18/11/2022

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